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LE STRANE ELEZIONI IRLANDESI [Cose d’Irlanda #15]

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Lo scorso sabato in Irlanda si è votato per il rinnovo del Dáil Éireann, l’Assemblea Parlamentare d’Irlanda. Lo spoglio è iniziato domenica mattina e, come al solito, ha una durata di diversi giorni. Questo perchè il sistema elettorale denominato PR-STV, la sigla significa Voto Singolo Trasferibile nella Rappresentazione Proporzionale, comporta la ripetizione dello spoglio per diverse volte.
In Irlanda ogni elettore trova nella scheda un elenco dei candidati nella sua circoscrizione, nella quale saranno eletti da 3 a 5 parlamentari, e per votare può sceglierne quanti ne vuole, anche appartenenti a diversi partiti, ordinandoli in una classifica.
Lo spoglio inizia contando i voti dei primi della lista. I candidati che raggiungono un certo quorum, funzione del numero dei votanti e dei seggi disponibili, risultano eletti. I voti in sovrappiù rispetto al quorum vengono distribuiti in proporzione tra i candidati al secondo posto di coloro che avevano votato per il candidato eletto. E così si passa ad un secondo spoglio. I candidati non eletti sommano i voti contati nel primo round, a quelli in cui erano in seconda posizione nel voto dei candidati eletti, o eliminati poichè  ad ogni tornata il candidato con meno voti viene eliminato dalla lista.
Questo metodo, che in Europa viene utilizzato solo in Irlanda ed a Malta, porta anche a scelte strategiche. Ad esempio ci sono partiti che candidano più persone per circoscrizione ed altri che ne candidano una per evitare la dispersione dei voti tra i propri candidati e rischiare la non elezione di alcuno. Questo però porta al rischio di perdere possibili eletti in caso di successo, in queste elezioni ad esempio lo Sinn Féin che sta ottenendo un buon risultato in alcune circoscrizioni avrebbe potuto avere due eletti, ma il voti in eccesso sono andati persi o ad un candidato di un altro partito.
Una delle cose che, infine, caratterizzano questo sistema elettorale è  il fatto che il metodo consente parità di opportunità a candidati dei partiti e candidati indipendenti. Infatti a metà spoglio già dieci candidati indipendenti risultano eletti.
Insomma un sistema complicato che però ha i suoi lati positivi ed attraenti come quello di bilanciare l’importanza del partito a quella del candidato. Infatti per avere successo entrambi debbono essere convincenti, e non si può, ad esempio candidare delle persone in modo che rischino poco di non venir eletti.

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FULVIO ROGANTIN

Sono triestino di nascita, dublinese di adozione. L’amore per Joyce nasce quando nel 1993, a Trieste, assisto alla lettura integrale dell’Ulisse, durata circa 30 ore. 4 anni fa mi trasferisco a Dublino per fare l’informatico. Inizio, per passione a fare dei tour Joyce. La mia vita cambia, ora, messa da parte l’informatica se non per alcuni progetti culturali, sono guida nazionale ed è oramai un lavoro a tempo pieno.

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