Succedono cose che non avremmo mai voluto sentire. La gloriosa fabbrica di carte da gioco, Modiano di Trieste, ha mandato a casa 70 dipendenti. Non si gioca più a carte. Quanti ricordi, odori, facce, smorfie, sospiri. Occhi lucidi per stanchezza e per il fumo: allora si diceva “la carta vuole il fumo”e nessuno protestava. La […]
Oggi non mi va di posare. Sono arrabbiato. Capita qualche volta. Tu non ti perdi d’animo, guardi verso il soffitto, da dove ora piove la luce bianca dell’inverno, dopo che hai fatto rimuovere parte del tetto. Ho freddo. Non mi dici niente. Ti tengo il muso, e tu? Niente. “Sorridi” mi dicevi appena due anni […]
Di Jonathan Demme ricorderò, per sempre, il sorriso mite e, allo stesso tempo, gioioso, che non lo abbandonava mai e che mi accolse, quasi fosse un abbraccio, quando, per la prima volta, anni fa, lo intervistai per “Le Conversazioni”, il bellissimo evento culturale organizzato, a New York e a Capri, da Antonio Monda e Davide […]
Una storia di donne. Raccontata da una giovane regista francese Mia Hansen-Løve, classe 1981, ex-attrice, poi cineasta (Il padre dei miei figli, Un amore di gioventù, Eden), dotata di uno sguardo lucido, quasi imparziale nel cogliere la realtà della vita comune di persone comuni. Nell’ultimo “L’avenir” (trasposto in italiano nel meno efficace “Le cose che […]
Arrivando da piazza della Libertà verso piazza Cavour, a Roma, non potete mancarlo. Appoggiato alla colonna destra del grande portone c’è Bill. E’ molto altero e si lascia salutare come dovuto a un dignitario. E’ il cane del portinaio e anche lui lo tratta con timore. Tutti i passanti gli lanciano un ciao, un ehi, […]
“I se ritira, i se ritira! Se qua i tedeschi! Serève dentro!” Così, nelle prime ore di quel pomeriggio di primavera, improvvise, le grida delle donne. Le porte chiuse in fretta, sbarrate. Nel silenzio, solo il rumore dei camion che arrivavano in colonna. Come quello del tuono da lontano, che fa ancora più paura. “Virginia, […]
Quando Maria Denis -la bellissima regina del cinema dei ‘telefoni bianchi’- morì nel 2004 mia madre Fulvia, che delle sue attività clandestine durante la occupazione tedesca di Roma non parlava quasi mai, rimase toccata: e come se la memoria le riproponesse il tratto di un film già visto mi rivelò che a più riprese fu […]