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Poesia

L’ombra

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Immagine di Aglaja

noi siamo l’ombra dell’ombra che vola
e poi siamo il nulla che avvolge il niente,
suono perduto di persa parola,
volto confuso tra confusa gente.

ELISABETTA ZANGHI

Ho solo un difetto: non ho pregi! Ho sempre pensato che i miei difetti fossero pregi. ad esempio da bambina pensavo che dire la verità fosse un pregio scoprendo invece che era un terribile difetto e così anche essere precisi e puntuali, ma ad esserlo diventavi irritante e antipatico. Così ben presto scoprii che tutti i pregi che credevo di possedere, in realtà erano tremendi difetti. A quel punto ebbi molti dubbi per tante cose:la terra è tonda o piatta? i buchi neri esistono?ecc ecc Per evitare di perdermi in questi tormentosi pensieri, cominciai a scrivere poesie. la prima si intitolava "I gabbiani", l'ispirazione mi era venuta guardando la grande boa a largo che ogni estate ne ospitava a centinaia. Le mie poesie, da piccola, le portavo alle feste di compleanno per leggerle ai miei amici ma le mamme le riponevano sui mobili e dicevano " Non è questo il momento". Da grande scrivevo molti racconti , li inviavo alle case editrici e la risposta era sempre la stessa"Non corrispondono alla nostra linea del momento. Grazie". Cominciai ad avere molti dubbi anche sulla mia vena letteraria e stavo per abbandonare questa piacevole attività in pubblico per tenerla solo per me. Scoprii LaRivistaIntelligente,forse troppo per me. Entrai in un nuovo Universo, fatto di galassie poetiche e saettanti racconti a quattro, cinque, sei mani.Tutto tridimensionale compresa la Direttora che non a caso è un'aspie.( ci ho fatto anche una tesi sulla sindrome di asperger qualche anno fa, guarda il caso). La mia confusione così si è ridotta e grazie a questo spazio finalmente qualche difetto magicamente si è trasformato in pregio!

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