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Poesia

Preghiera al dio degli imbecilli

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Opera di Keith Haring,

 

Il capo chino per guardare i piedi,

ancora un sì per ascoltare

il suono della voce, la mia,

ché non si perda,

e il passo non allunga le distanze.

 

Ma c’è, da qualche parte, un dio

degli imbecilli a cui dà ascolto e conforto,

offre il suo corpo santo e scioglie

i mali per chi non ha più parte

a questo mondo.

 

Sorrido in mezzo al guado.

Mentre raccolgo i cocci

mi ferisco alla mano.

Chi è più imbecille

di me?

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SALVATORE RONGA

Nacque a bordo di un’isola nel golfo di Napoli, Ischia. Sbarcò raramente, così da poter attribuire al rollio ogni tormento esistenziale. Sperimentò varie forme di gastrite. Perse i capelli, ma non perse tempo a raccoglierli. Amò più di quanto i suoi amici sospettassero e odiò molto meno di quanto i suoi nemici avessero creduto. Venne alla luce il 13 luglio 1969 e da allora non fa che scrivere e riscrivere il suo epitaffio.

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