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Musica Storia

Desafinado

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"Girls from Ipanema" su Netflix

La canzone, composta da Jobim e Mendonça, fu incisa da João Gilberto (clicca qui) alla fine del 1958. Fu uno di quei 78 giri che avrebbero cambiato in modo significativo la musica brasiliana. La strepitosa successione di accordi, il ritmo sensuale, la voce sussurrata, la melodia straniante e, nelle incisioni successive, il caldo suono del sax di Stan Getz stregano chi si perde negli insondabili piaceri che la musica evoca.
Desafinado è il titolo. Ma non tutti conoscono il portoghese e spesso non si presta attenzione al significato del testo. Desafinado significa stonato.
In quegli anni Jobim e Mendonça, nei locali di Rio densi di fumo di sigarette e tra un pubblico eccitato dai sapori del rhum, accompagnavano spesso cantanti poco intonati. E così vollero dedicare a loro la canzone.
Un verso, tra i più belli messi in musica, recita: “ É que os desafinados também têm coração” (Il fatto è che anche chi è stonato ha un cuore). E se il cuore di chi è stonato è meraviglioso come la canzone, niente è più auspicabile che essere ”stonati” e non trovarsi in sintonia con i modi imposti dalle convenzioni.

PS = A chi ama la bossa nova e a chi pensa di essere “Desafinado”, potrebbe piacere la serie in programma su #Netflix intitolata “Girls from Ipanema”. Suggestiva ricostruzione degli anni ’60 a Rio de Janeiro, attori bravissimi, musica straordinaria.

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ROBERTO CALVINO

Ha conseguito la laurea in lettere moderne, discutendo una tesi in storia della critica d’arte con Maria Luisa Dalai Emiliani. Ha collaborato con Roberto Leydi e Michele Straniero su temi riguardanti la cultura delle classi subalterne. E’ stato corrispondente dall’Italia per “La strada”, rivista pubblicata in Olanda. E’ stato docente di lettere nella scuola secondaria. Principali mostre a cui ha partecipato con lo pseudonimo di Felix Danton o con il proprio nome: Echi Urbani, Amarillo Art Gallery Reggio Emilia 2009; Immagina Arte. Reggio Emilia, 2009; San Quirico D’Orcia. Palazzo Chigi. Demone a ciascuno il suo sogno, 2010; Cortecce e Simmetrie. Sestante, Gallarate 2011; Carù. Parole suoni immagini. Riflettere. Sacrestia della chiesa monumentale di San Marco, Milano, 2012; Rive gauche/ droit en Anniviers, Festival dédié à la photographie d'auteur et de montagne. Grimentz, 2012; Da legno a segno " Spazio Ostini, Cuirone, 2014; 15 ème festival européen de la photo de nu, " Corps et texte ", Arles, 2015; Dalle parole alle immagini, dalle immagini alle parole, Gallarate, spazio Carù Museo Maga, 2017.

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