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TRE

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Sono le iniziali dei loro cognomi, tutti iniziano con la B, a legarli fin dalla scuola elementare: Nina ed Etiénne seduti accanto nel banco davanti, Adrien in quello dietro, silenzioso, lo sguardo fisso sui capelli neri e sul fermaglio colorato di Nina. Un trio inseparabile fin dal 1986 e negli anni a venire: studiano insieme, soffrono all’unisono per vicende dolorose degli uni o dell’altra, cantano e fanno musica – vogliono fondare un gruppo che si chiamerà proprio “Tre” in onore dei loro amatissimi “Indochine” (3ème Sexe), condividono sogni e progetti, ma il collante tra loro è sempre NIna che entrambi amano a modo loro. La scoperta del proprio corpo, del sesso, dell’amore avviene per tappe, e i Tre diventano “grandi” sballottati emotivamente dalle vicende delle rispettive famiglie: Adrien vive con la madre Joséphine e ha saltuari rapporti con un padre indifferente; Nina è stata abbandonata in fasce dalla madre al nonno Pierre, postino della piccola città della Borgogna in cui vivono; Etiénne ha invece entrambi i genitori e dei fratelli, è amato dalla madre ma ignorato dal padre. La vicenda della loro amicizia si interrompe bruscamente e senza spiegazioni nel 2003 e riprende nel 2017, anche se in modo completamente diverso. Grazie a continui flash back, il lettore riprende in parte il bandolo della storia: avvenimenti luttuosi, amori tossici, esordi letterari e teatrali, trasferimenti e misteri. L’autrice francese Valérie Perrin ci aveva già abituati con il precedente “Cambiare l’acqua ai fiori” a storie complesse e personaggi non facilmente classificabili, a ritmi serrati e a eventi assolutamente imprevedibili. L’enigma più inquietante da risolvere è l’identità del narratore anzi della narratrice, tale Virginie, che pur non facendo parte del trio o delle loro famiglie, racconta i particolari più intimi dall”86 a oggi. Una voce fuori campo, discreta e pudica, che sviscera tutti gli episodi salienti entrando nell’io dei tre protagonisti. 600 pagine di amori, furori, empatie e antipatie in cui ogni forma di affezione viene esplicitata, anche quella nei confronti degli animali abbandonati. Al top della classifica dei libri più letti “Tre” sfata la convenzione tra i lettori più avvertiti che un “bestseller” non possa essere davvero speciale e prezioso.
TREEdizioni E/O – 624 pag. 2021 – trad. Alberto Bracci Testasecca
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COSTANZA FIRRAO

Nata a Bari nel 1953, è sposata e ha due figli. Vive a Milano dal 1990. Collabora negli anni ’90 alle pagine culturali di alcuni quotidiani locali ed è stata traduttrice dal francese per riviste bilingue. Ha curato vari siti e blog. E' appassionata di cinema e letteratura.

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