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Natale in pandemia

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Natale con i tuoi, ovvero come organizzare le feste in clausura pandemica. Per rispettare ugualmente tradizione e abitudini ho deciso che suddividerò così le mie feste. La vigilia di solito la passiamo coi miei, sicché inviterò quest’anno alla mia tavola I MIEI libri, I MIEI vestiti, i MIEI vasi di piante… Avevo pensato d’invitare anche I MIEI stivali, ma non essendo questi di un’igiene propriamente specchiata, sai com’è… Natale lo passiamo coi suoi. I suoi Commodore, i suoi film, i suoi CD. Naturalmente, per rispettare anche gli spostamenti usuali e necessari, la Vigilia coi miei si farà in quel di Soggiorno, con sosta lungo la Corridoio-Ingresso per fare pipì; e Natale a Cucina Separata: restiamo in zona, ché saremo stanchi dal giorno prima.
Santo Stefano di solito lo riserviamo agli amici. Perciò passeremo di sicuro la giornata da Divano e Coperta, verranno anche Netflix, Carboidrato, Pennichella e Oz, un amico di vecchia data – il mago non c’entra, ovviamente, è un diminutivo, il nome completo è Ozio. Ozio Padredeivizi, un tipo molto simpatico.
Per Capodanno usiamo spesso andare fuori porta. Quindi allestirò una bella tavola sul pianerottolo. Saranno sospesi i mercatini di Corso Scale per ovvie questioni di assembramento. Ma giù a Garage sarà presente quasi certamente un invocatore di divinità che dice messa affacciato nel cofano della sua auto. Con le dovute precauzioni igienico sanitarie chi vuole potrà seguire la liturgia. Pronto anche un piano B in caso di maltempo. Se come spesso accade a Pianerottolo farà troppo freddo o sarà arduo respirare per olezzi mefitici e insalubri, faremo un giro in loco visitando bellezze del territorio: il Tempio Del Sonno, col magnifico altare a quattro cuscini, e la Basilica del Sollievo e della Purificazione, dove ammirare grandiose opere d’arte in ceramica bianca e preziosissimi paramenti di Bassetti in vera spugna di cotone. Il giro culturale non potrà non includere l’antica Biblioteca Guglielmo di Ìchea, coi suoi rari volumi tascabili, le maestose statue di peluche e il Divino Oracolo della Palla 8. Immancabile anche un giro alla vicina Balconia per una visita al Giardino d’inverno, tra aloe e spettacolari installazioni in pvc e bambù. Sulla via del ritorno di sicuro ci concederemo una sosta alla Locanda Della Campana, dove la bravissima, simpaticissima, intelligentissima nonché modestissima proprietaria ci offrirà il suo famoso caffè “maivisto” e biscotti fatti in casa.
Sarà fantastico. Non dovrò nemmeno scervellarmi su cosa portare o cosa mettere in valigia. Ah, per l’Epifania non ho ancora deciso. Se per il dpcm la distribuzione di caramelle e carboni rientra tra i servizi essenziali dovrò lavorare.
Gingobè gingobè gingo olduèèè

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