Era il 23 aprile 2316, e John vagava da tre giorni, completamente perso, nella caotica città dove un’interferenza nel suo trasponder metacinetico lo aveva sbalzato. Sceso dal veicolo, l’aveva chiuso con un gesto automatico. Stava per marcare le coordinate, ma il navigatore tridimensionale era rimasto dentro. Cercò un punto di riferimento, vide un bar con […]
Lei ha smarrito la sua identità. L’Altra è la sua memoria. Scavano: ogni volta è come calarsi in una miniera. Gallerie piene di vissuti che sono stati tesori od orrori. Lampi fugaci li svelano. Lei crede che il percorso impervio sia prezioso. Subisce visioni del tempo distante e non ne comprende l’affronto. Lo soffre e […]
Mio nonno è cresciuto nel quartiere di Zemun, a Belgrado. Ai tempi nelle case non c’era l’acqua, sua madre andava in strada con i secchi per attingere dalle fontanelle che allora coloravano i marciapiedi come fiori. Sembravano dei mulinelli e il nonno dedicò a ciascuna un acquarello. Aveva gli occhi grigi e le orecchie piccole […]
Lui ancora la benedice ogni mattina con il pigro risultato di una reazione organica Lei ancora dice quanto il loro matrimonio sia riuscito Lui porta ancora la riga a destra Lei mette ancora i bigodini Lui prende ancora il caffè in piedi davanti alla finestra Lei gli lascia ancora sfogliare il giornale per primo […]
Una bottiglia vuota e un fucile scarico: due errori che non si dovrebbero mai commettere, in special modo quando, superati i cinquant’anni, si hanno tutte le ossa rotte e ci si trova a Cuba nella stagione delle piogge. Piove da tre giorni e da tre giorni Paloma è stesa sul mio letto. Ha il nome […]
Alcune sono persone, altre sono direzioni. Ti portano in Irlanda, in Messico o in Patagonia. Alcune sono partenze, altre sono capolinea. Qualcuna è soltanto un autogrill. Io preferisco i capolinea. Quando arrivi sfinito al traguardo. Le macchine affaticate in cui disegnare la fantasia sui vetri appannati. Alcune sono strade perse, altre sono viaggi […]
Da bambina bella ero, bellissima. Bionda e allegra, che quando mamma mi portava a fare la passeggiata al centro ci fermavano tutti, che mi volevano pizzicare e dare i bacetti. E ogni volta che andavamo alla spiaggia, mi salutavano tutti i turisti tedeschi, che si pensavano che ero paesana a loro. Mi chiamavano la […]
Le valigie non sono più di lega ultraleggera dal marchio brevettato e bicolore telone cinese. Diventano – forse tornano – scirocco, tungsteno, fango. Raso, salino, firmamento, briciole del room service. Ossa, e un poco carne. Le valigie sono come appunti su fogli gialli e note dell’i-Phone. Dovrebbero volare, invece si sono fatte casse, stipi di […]